La giornata organizzata dal quotidiano La Sicilia e i dati dell’isola: autorizzati impianti rinnovabili per oltre 10 GW
Lasicilia.it / Redazione
“In Sicilia è cominciata un’epoca, quella dello sviluppo generato dalla valorizzazione delle risorse naturali primarie coniugate con le innovazioni tecnologiche più avanzate e le competenze tecniche e scientifiche nel frattempo acquisite.La Sicilia sta diventando, non solo per propri meriti, un’area strategica nel rinnovato ruolo del Mediterraneo attraverso il quale l’Europa con l’Italia in prima linea vuole dialogare e cooperare con l’Africa.C’è la consapevolezza che la regione sta vivendo una fase di effervescenza collettiva che coinvolge, trasversalmente, istituzioni, imprese, centri di ricerca e Università, accomunati nell’ambito dell’ambizioso e tutt’altro che facile processo di transizione ecologica per raggiungere i traguardi ambientali fissati dall’Ue con il “green deal”.
Il convegno
Se n’è avuta una riprova ieri, nel corso dell’evento “La Sicilia verso il green”, organizzato dal quotidiano La Sicilia, da Dse Eventi in collaborazione con Unioncamere Sicilia e con l’Istituto nazionale di Fisica nucleare-Laboratori nazionali del Sud, che lo ha ospitato.
Aperto con i saluti di Santo Gammino, direttore dell’Infn-Lns, di Domenico Ciancio Sanfilippo, condirettore de La Sicilia, di Franz Di Bella, vicepresidente di Confindustria Catania, di Francesco Priolo, Rettore dell’Università di Catania e di Antonio Belcuore, commissario della CamCom del Sud-Est, l’evento ha presentato il bilancio di ciò che l’Isola è riuscita a fare in appena dodici mesi nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili e nell’indotto. Un anno fa le imprese erano 2mila e occupavano 4mila addetti, oggi sono 6mila e ne occupano 22mila. C’è stato il concorso di una molteplicità di fattori: dagli investimenti sulle reti elettriche di Terna e Enel e da parte di imprese multinazionali e nazionali all’avanguardia nella microelettronica (STMicroelectronics) e nel fotovoltaico (3 Sun di Enel Green Power), fino alle nuove regole per il rilascio delle autorizzazioni agli impianti da fonti rinnovabili che hanno sbaragliato il campo dai cosiddetti “sensali” e fatto sì che già entro dicembre la Regione, dipartimento Energia, potrà superare l’obiettivo di 10,4 GW di nuove autorizzazioni posto dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica per il 2030. Ma si potrebbe fare di più: ancora oggi manca una filiera industriale locale attorno alle rinnovabili e alla nuova frontiera dell’eolico offshore.
Ed è questo l’appello che gli stakeholder rivolgono non solo alle istituzioni: occorre fare sistema ed essere veloci negli investimenti, efficienti nella tecnologia, credibili e puntuali nelle forniture. Altrimenti i grandi investitori costruiranno comunque ciò che serve per i loro obiettivi nel Mediterraneo, ma lo faranno altrove.
L’analisi
Tuttavia, la Sicilia – come hanno confermato le analisi del Centro studi Srm di Napoli collegato a Intesa Sanpaolo (rappresentato dalla senior specialist Arianna Buonfanti), della società Ricerca sul sistema energetico di Milano controllata dal Gse (con la project manager Laura Serri) e dell’associazione Aero (guidata dal presidente Fulvio Mamone Capria), è al centro di una strategia per l’energia verde, dove l’eolico offshore gioca oggi e potenzialmente nei prossimi 50 anni un ruolo fondamentale di sviluppo. […]
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